8 ottobre 2014

PORTICI DI CARTA

Sabato pomeriggio sono stato a Portici di Carta. Una lunga libreria all'aperto, circa quattordici chilometri, che copre entrambi i lati di via Roma, da Piazza Castello a Porta Nuova. All'ombra della Mole, ovviamente.
Più o meno a metà del percorso, noto un volume. Fumettisti in Piemonte pubblicato da Il Pennino Editore nell'aprile di quest'anno. Lo sfoglio. Con malcelata vanagloria, lo ammetto. L'edizione è recentissima, mi aspetto di esserci anch'io. Dopo la poderosa sezione riguardante i disegnatori, quella più "smilza" degli sceneggiatori. Nell'ordine, scorgo i nomi di parecchi colleghi: Davide G.G. Caci, Claudio Chiaverotti, Giorgio Figus, Piero LussoAgrippino Musso (il mio primo insegnante di sceneggiatura), Bruno SardaManfredi Toraldo.  
In definitiva, non ci sono.
Delle due, l'una: forse non sono abbastanza fumettista oppure non sono abbastanza Piemontese.
Con questo pensiero in testa, tra il serio e il faceto, pochi metri più in là vedo i libri sui quartieri di Torino pubblicati da Graphot Editore.
Sfoglio quello intitolato Borgo Po e Madonna del Pilone.
Sono nato in Borgo Po. Mia mamma è nata in Borgo Po. I miei nonni hanno passato quasi tutta la loro vita in Borgo Po.
A pagina 30, una foto degli anni cinquanta. Ritrae alcuni giocatori di bocce del circolo sportivo SIS, vicino al Parco Michelotti.
Il secondo a sinistra, accanto a Orfeo Pianelli (storico presidente del Toro dell'ultimo scudetto) è... mio nonno!
Indovinate quale dei due libri ho comprato?    

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