3 gennaio 2018

TOPOLINO 3241

Tempo fa lessi su un sito di appassionati di storia del west una leggenda della popolazione degli Agonchini nella quale si narrava di un misterioso regno situato nell'estremo nord del Canada, chiamato il Regno di Saguenay. In questa mitica terra abbondavano le miniere d'oro e d'argento, tanto che gli abitanti, la cui descrizione riportava alla memoria l'aspetto dei vichinghi, erano soliti agghindarsi con monili preziosi. Molti esploratori francesi, a partire dal XVI secolo, hanno cercato a lungo e invano questo territorio da favola: tanto che, alla fine, si è arrivati a ritenere che questa fosse solo una burla messa in giro a bella posta dagli indiani per prendersi gioco degli europei, avidi e creduloni. Ma è inutile aggiungere che nessuno degli esploratori che si sono avventurati in quelle lande battute da un vento gelido avesse tutte le risorse e le capacità del nostro Indiana Pipps.
Indiana Pipps e la miniera di Saguenay, pubblicata sul numero odierno di Topolino, è la mia terza incursione nel mondo dell'archeologo ideato negli anni Ottanta da Bruno Sarda. E, come avrete capito, prende le mosse proprio da questo dato storicamente attendibile per ricamarci sopra un'avventura dove, oltre al nostro archeologo, l'antagonista d'eccezione è il noto furfante Pietro Gambadilegno.
Le magnifiche tavole di Massimo De Vita, disegnatore della storia, hanno fatto tutto il resto. E l'anno nuovo non poteva iniziare nel modo migliore...


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