9 maggio 2018

CARIE - la rivista letteraria che va alla polpa

Le vie delle storie sono infinite e tortuose.
Come i polverosi sentieri del vecchio west.
Pista di sangue è una di quelle idee che ha subito più cambi di direzione e più svolte prima di trovare la sua giusta forma e la sua giusta collocazione. Partito come un soggetto per un fumetto, aveva un protagonista celeberrimo e un finale completamente differente; è diventato, prima, un racconto breve, con un finale simile a quello che potete leggere, poi, l'incipit di un qualcosa di molto più corposo, con un epilogo tutto da scoprire. Ma, nonostante questo continuo peregrinare da una forma all'altra, da una versione all'altra, da un finale all'altro, un personaggio non è mai mutato.
Al limite, da antagonista è diventato protagonista della vicenda.
E credo sia stata una felice intuizione perché, passatemi la definizione, è uno di quei personaggi che ho "amato odiare" fin dall'inizio. Chissà che un giorno non mi venga la voglia di farlo tornare a cavalcare lunghe le piste del west affinché affronti le conseguenze delle sue azioni...
Comunque la storia, solo in ultima analisi, in questo continuo gioco di cambi d'abito, ha assunto la struttura di questo racconto. E per qualche mese ancora è rimasta chiusa in un cassetto con tutti i suoi "pro" e i suoi "contro". Perché, diciamoci la verità, ormai, fumetti esclusi, quasi nessuno pubblica western, genere buono solo per i nostalgici di John Wayne (come me!). Dalla sua aveva, però, il fatto di non essere un romanzo, ma un racconto. Fruibile, quindi, in pochi minuti di lettura.
Esce, quindi, oggi sul numero speciale di Carie - La rivista letteraria che va alla polpa (cliccate qui per scaricarlo). La bellissima illustrazione che accompagna il mio scritto è di Yenni Luccisano, allieva della scuola per illustratori Mimaster di Milano.
Caricate le vostre colt e salite in groppa ai vostri destrieri, l'avventura ha inizio...


Nessun commento: