Ecco che cosa succede quando un gruppo di amici, che casualmente lavorano tutti nel campo del fumetto disneyano, si ritrovano davanti a una tavola imbandita in quei di Bussoleno. Inevitabilmente finiscono per parlare di fumetti, di storie, di colleghi e di storie di colleghi. Poi, la scintilla. Uno butta lì: "L'anno prossimo ci saranno le Olimpiadi a Torino. E se scrivessimo una storia tutti insieme?". Il "tutti insieme" risponde in perfetto ordine alfabetico ai nomi di Marco Bosco, Giorgio Figus, Roberto Gagnor, Bruno Sarda e, ovviamente, il sottoscritto.
La proposta passa all'unanimità. Poi cominciano le difficoltà. Primo dilemma: paperi o topi?
Inizialmente, topi. Il Museo Egizio sembra essere una buona idea. Ma non ci porta a nulla.
Allora viriamo sui paperi, fortissimamente paperi! Ma continuano i dilemmi: un solo protagonista? Oppure una storia corale?
La storia, però, andava ancora diversificata dalle numerose che l'avevano preceduta dove sovente, inspiegabilmente, uno dei personaggi si scopriva essere un asso in qualche sport olimpico.
Freddy Jumper e Rombo Katapult sono arrivati subito dopo. I due soli atleti che rappresentano la città gareggiano nella stessa disciplina: il salto con gli sci.
Ultimo paletto (tanto per complicarci ancora di più la vita!): si chiude con l'inizio della gara. Quindi, non sapremo mai come andrà a finire...
Così, passo dopo passo e portata dopo portata, lentamente in quel lungo pomeriggio ha preso forma la trama di Paperopoli alle Olimpiadi che, nel classico volume dedicato ai giochi intitolato Topolimpiadi, la Disney ripropone in edicola in questi giorni.
I disegni sono di un immenso Marco Palazzi.
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